A due anni dall'Accordo stragiudiziale tra la Christiana Fraternitas e l'Arcidiocesi di Taranto
- Christiana Fraternitas
- 24 giu
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"Per dare inizio ad un cammino di collaborazione, pur nella diversità, do incarico all'Ufficio diocesano per il Dialogo Ecumenico di intrattenere i rapporti ordinari con la Sua Comunità". Sono le parole che Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Filippo Santoro, allora Arcivescovo Metropolita della Chiesa Cattolica Romana in Taranto scrisse nella sua lettera indirizzata all'Abate dom Antonio Perrella e alla Christiana Fraternitas adempiendo ad uno tra diversi impegni reciproci sottoscritti in un accordo stragiudiziale che metteva fine ad un lungo periodo di controversia.

Era il 16 giugno 2023, mentre la Chiesa Cattolica Romana celebrava la Solennità del Sacro Cuore di Gesù, si tenne dalle ore 9.30 alle ore 11.00 un lungo ed importante colloquio tra il nostro Reverendissimo Abate, dom Antonio Perrella, e l’Arcivescovo Metropolita di Taranto, Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Filippo Santoro.
L’incontro – che si svolse in un clima di sincera cordialità e fraternità cristiana – fu il termine di un lungo tempo di controversie che videro l'Arcivescovo Filippo Santoro, come persona fisica e legale rappresentante dell'Arcidiocesi di Taranto, chiamato in giudizio in Sede Civile, presso il Tribunale di Taranto, dall'Abate e dalla Christiana Fraternitas. L'incontro fu ospitato presso l'ufficio del Vescovo nella Curia di Taranto alla presenza del Cancelliere della Curia il quale ha vidimato con il sigillo l'accordo stragiudiziale tra i due Pastori e tra i due Enti ecclesiastici da loro legalmente rappresentati.

Tra i diversi adempimenti reciproci previsti dall'Accordo, vi era la produzione e l'invio per mezzo raccomandata, da parte dell'Arcivescovo di una lettera protocollata (vedi foto) che rendeva note le superate difficoltà e che iscriveva la Christiana Fraternitas tra i contatti ufficiali dell'Ufficio Diocesano per l'Ecumenismo. Altresì si stabiliva che la medesima fosse resa nota attraverso la sua pubblicazione perchè raggiungesse il maggior numero di persone, specialmente quelle precedentemente inibite dal Vescovo, il suo clero e i loro seguaci alla partecipazione e collaborazione con la Comunità monastica.
Nel fecondo scambio tra l’Arcivescovo Filippo e l’Abate Antonio furono gettate le basi di un nuovo cammino.
La benevolenza dell’Arcivescovo Metropolita ha dato come segno concreto di questo cammino l’accreditamento della nostra Comunità presso l’Ufficio diocesano per il Dialogo Ecumenico ad oggi però ancora non iniziato.
Noi tutti, monaci e monache, uomini e donne che ci accompagnano nell’avventura della sequela di Gesù, nella vita monastica ed ecumenica, sentiamo il bisogno di ringraziare ancora vivamente l’Arcivescovo Filippo, per aver dato voce al biosgno primario dell'unità tra i credenti in Cristo ed aver assicurato la Sua preghiera per tutti noi e per il ministero del nostro Abate Antonio, che ricambiamo di vero cuore e con grande gioia.
Non di meno il nostro sentito ringraziamento va al nostro Abate dom Antonio Perrella per aver eroicamente fondato la Chrisatiana Fraternitas e per questo affrontato prove gravissime nonostante le quali ha saputo guardare il bene maggiore dell'Ut unum sint.
Un giorno da ricordare poichè fu per tutti un giorno dell’ut unum sint.


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